Analisi tecnica on line

 
Articoli | Grafici | Sotto la lente | Strategie | USA on line | Mercati RT
AT in pillole | Non solo AT | Bibliografia | Software |News | Meteo | Links | Home
commento settimanale | commento giornaliero | commenti precedenti
 

Commento settimanale

 

Al 01/12:

Mibtel

32.098
Mib30

46.590
Comit

2.024

 

Commento del 10 dicembre 2000

a cura di
Giuseppe Ruggiero

 

Al 08/12:

Mibtel

31.490
Mib30

45.719
Comit

1.982

 

L'ultima settimana di novembre si era conclusa con un doppio test sul supporto a 46.500 punti, corrispondente al 38,2% di ritracciamento del precedente movimento rialzista. Lunedì 4 dicembre, in apertura, è avvenuto il breakout di tale livello, con un gap poi ricoperto a metà settimana. Dopo un nuovo attacco ai minimi (importante la tenuta in chiusura di quota 45.500), sulla scia delle buone notizie provenienti sa Wall Street, l'ottava si è conclusa in leggero recupero, anche se la nostra borsa in quest'occasione ha sottoperformato rispetto agli altri mercati europei.

Passiamo ad osservare il grafico del Mib30:

Indice Mib30 daily al 08 dicembre 2000
 

Il 'trendfilter' (l'oscillatore fatto in casa) dorme ancora beatamente, probabilmente sognando che Babbo Natale gli doni un bel torello natalizio... Il VHF continua a mostrare una fase di 'congestione', mentre l'Aroon ha ormai assunto un assetto negativo. Il ROC ha finalmente abbozzato una reazione e si appresta a guadagnare il segno positivo; lo Stochastic e l'RSI, che erano in ipervenduto, hanno anch'essi accennato ad un rimbalzo.

Uno scenario che mostra quindi un mercato abbastanza 'svogliato'. Ma, se da un lato vi è stato il fallimento del quarto tentativo di rottura della resistenza a 48.700/800 punti, dall'altro non vi è neanche tanta voglia di realizzare nuovi minimi. Manca la direzionalità, e le incertezze provenienti dagli USA hanno ulteriormente depresso gli investitori, molti dei quali hanno preferito restare alla finestra.

Alcuni titoli continuano a ballare pericolosamente su supporti di lungo periodo, altri continuano a testare e ritestare importanti resistenze. Da ciò deriva una riflessione: il movimento che sta per svilupparsi, o sarà una cosa troppo bella o troppo brutta. Mi spiego meglio. La malaugurata violazione dei supporti farebbe infatti scattare numerosi (e forse doverosi) stop-losses, generando una serie di reazioni negative. In caso contrario, potremmo invece assistere alla realizzazione del tanto atteso rally natalizio, con Piazza Affari nuovamente agganciata al 'treno europeo'. Tanto per non perdere una buona abitudine, proviamo a 'spezzare una lancia' a favore dell'ottimismo. Osserviamo il grafico che raffigura gli ultimi cinque mesi dell'indice Mib30:

Indice Mib30 daily al 08 dicembre 2000 - (Analisi dei volumi)

 

Ipotizzando la tenuta del supporto a 45.500 punti (il grafico è tracciato sui prezzi di chiusura), emerge la concreta possibilità della formazione di un testa e spalle rialzista, con neck-line posta proprio in corrispondenza della famigerata resistenza a 48.700/800 punti. Il target? E' veramente ambizioso. Riuscirà 'il nostro eroe' a portare a termine l'impresa? Ovviamente ci auguriamo di sì, ma la speranza da sola non basta. Proviamo allora ad osservare più da vicino l'andamento dei volumi in occasione della formazione della testa e delle spalle della suddetta figura. Sono stati ulilizzati allo scopo, oltre al 'classico' OBV, anche l'ormai familiare Demand Index nonché la regressione lineare (quest'ultima applicata separatamente alla varie 'parti' prese in esame). La prima cosa che salta fuori da quest'analisi, è il graduale incremento dei volumi, per i quali ora ci si attende una ulteriore crescita sul completamento della seconda ipotetica 'spalla'. Saremmo stati maggiormente confortati dal riscontro di qualche divergenza positiva sul Demand Index (come in occasione del minimo di ottobre), ma ciò non è avvenuto, per cui, pur mantenendo un atteggiamento fiducioso nella ripresa, prima di considerarci fuori da ogni pericolo occorrerà attendere ancora qualche conferma.

In Europa, abbiamo assistito a qualche momento di panico, con supporti che hanno tenuto con affanno o, come nel caso di Madrid, addirittura violati. A Wall Street, invece, il Nasdaq ha finalmente trovato la forza per una reazione degna di tal nome e sembra essersi lasciata alle spalle la correzione che lo ha portato a dimezzare il proprio valore in meno di un anno. Vista l'imminenza di un'area di forte resistenza, collocata poco sopra i 3.000 punti, non è da escludersi la possibilità di un consolidamento attorno agli attuali livelli prima di una nuova fase rialzista. In questo caso, sarà importante rimanere al di sopra dei 2.700/2750 punti. Anche il Dow Jones Ind. Av., ha rivisto la luce, riportandosi al di sopra dell'area a 10.600/700 punti, dove transita anche la media mobile a 200gg, e sembra pronto per l'attacco a quota 11.000. Per quanto riguarda la borsa di Tokyo, infine, è disponibile un commento specifico sulla pagina che accoglie il grafico dell'indice Nikkei225.

 

Conclusioni e considerazioni operative

Abbiamo visto che, nonostante la profondità della recente correzione, i presupposti per una ripresa restano tuttora validi, anche se è necessario un costante monitoraggio del mercato. La possibile formazione di una figura tipicamente rialzista (testa e spalle rovesciato), sufficientemente confortata dall'andamento dei volumi, lascia aperta la possibilità del tanto atteso rally. Poco importa se ciò avverrà prima o dopo le festività natalizie, quello che più conta è mantenere gli attuali livelli (dove troviamo anche la media mobile a 200gg) per poter tentare il successivo attacco vincente alla soglia dei 48.800 punti, il cui superamento farebbe scattare numerosi segnali di acquisto, comportando molto probabilmente una rapida ulteriore crescita delle quotazioni. In caso di 'rottura' di quota 45.500/45.450 (chiusura daily), il successivo supporto è collocato poco sopra i 45.000 punti (61,8% di ritracciamento). Oltre, potremmo invece ritestare i precedenti minimi, con il morale 'sotto i piedi', abbandonando così ogni residua speranza nel rally di fine anno.

Si è detto di numerosi titoli che 'scalpitano' in attesa della ripresa e continuano a testare i propri livelli di resistenza. Tra questi, oltre ad Olivetti ed STM di cui già ho parlato nei precedenti commenti, includerei senz'altro anche Telecom Italia. Il titolo appare ben impostato e l'eventuale superamento dei 14€ potrebbe spingerlo a 14,70/75€ prima e 15,50€ poi, con target finale ancora più ambizioso. Il suo apporto, come quello di tutto il settore TMT, non potrà mancare se vogliamo veramente realizzare nuovi massimi.

 
Seguiremo ad ogni modo gli sviluppi col commento giornaliero, disponibile dal lunedì al giovedì dopo le ore 22 circa. Considerazioni operative riguardanti il mercato, potranno essere effettuate all'occorrenza durante l'arco della settimana e coloro che sono iscritti alla 'mailing list 'avvisami' (gratuita), saranno immediatamente avvertiti dei nuovi aggiornamenti apportati a questa rubrica.

Grazie per l'attenzione.

g.r. - 10 dicembre 2000

Avviso

Nella rubrica 'Sotto la lente' -> il 'titolo della settimana' (la rubrica curata da Mario Salvia), è disponibile una scheda analitica su Editoriale L'Espresso.

AVVISO IMPORTANTE
Si precisa che questa Rubrica, occupandosi esclusivamente di Analisi Tecnica, non terrà conto di 'voci' od altre cose del genere, limitandosi ad analizzare oggettivamente i grafici proposti. Le pagine di questo sito non costituiscono servizio di consulenza finanziaria né sollecitazione al pubblico risparmio. Le indicazioni riportate sono frutto di analisi amatoriali e vengono diffuse come elementi di studio o semplici spunti di riflessione. L'autore ed il Web Master declinano pertanto ogni responsabilità per le eventuali conseguenze negative che dovessero scaturire da un'operatività fondata sull'osservanza delle suddette indicazioni.
Leggi il 'Guestbook' di Giuseppe Ruggiero
Firma il 'GuestBook'
di Giuseppe Ruggiero


Click Here!