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Commento settimanale

 

Commento del 23 settembre 2001

a cura di
Giuseppe Ruggiero

 

Il tentativo di ripresa da quota 31.500 del Mib30 è stato vanificato dal terribile attacco terroristico sferrato agli USA il giorno 11/9. Il supporto era stato riacciuffato in extremis nella seduta precedente e tutto sembrava procedere per il meglio, con le borse europee positive mediamente di circa due punti percentuali quando, sotto gli occhi increduli degli operatori, sui monitors sono apparse le prime notizie riguardanti la terribile tragedia. Subito sono scattate le vendite che, in pochi giorni, hanno velocemente spinto le quotazioni sul lontanissimo supporto in area 24.500, un livello che sembrava talmente lontano da essere quasi irrangiungibile; invece, il mercato l'ha toccato dopo poche sedute, logorato dall'incertezza per lo scenario politico-economico seriamente compromesso.

Forti, molto forti, i sospetti che il crollo delle borse ed in particolare dei titoli più colpiti dalla sciagura possa essere stato utilizzato dagli stessi autori degli atti terroristici per fini di lucro. Un'ipotesi agghiacciante ma purtroppo verosimile. Abbiamo probabilmente scoperto un nuovo volto del terrorismo, un terrorismo che colpisce il mondo finanziario ricavandone dei profitti che poi utilizzerà per finanziare le proprie attività criminali, un terrorismo che non si ferma davanti a nulla ed a nessuno e che disprezza profondamente i valori della vita, nonché la vita stessa (la propria e quella altrui).

Più che in altre occasioni, occorrerà quindi far fronte comune usando tanto, ma tanto buon senso. Speriamo vivamente che quanto è accaduto non venga strumentalizzato da alcuno ma costituisca lo stimolo per risolvere in modo intelligente questo grave problema, possibilmente utilizzando il dialogo e non la guerra che comporterebbe inevitabilmente la morte di altri innocenti.

Detto questo, anche se non c'è molta voglia di pensare alla borsa, proviamo ugualmente a fare il punto della situazione dando un rapido sguardo ai grafici riguardanti i principali indici. Cominciamo dall''Indice Comit:

Indice Comit storico (weekly) con Fan Lines di Fibonacci

Le quotazioni hanno toccato (e leggermente intaccato) un'importante Fan Line che svolge anche il ruolo di supporto dinamico di lungo periodo; poco sotto, in area 1060, troviamo invece un supporto statico, costituito dal minimo del 9/ott/1998. L'importanza delle Fan Lines citate si svela da sola osservandone il comportamento nel corso dell'ultimo decennio.

Passiamo ora ai principali indici europei, compresi i nostri indici telematici:

Indici storici principali borse europee (grafici weekly)

Anche lo storico di questi indici mostra l'effetto devastante di quanto è accaduto in America. A parte il CAC40 parigino che presenta ancora un po' di margine di discesa, tutti gli altri indici sono giunti sui nuovi forti supporti, con elevata volatilità ed oscillatori ovviamente in ipervenduto. Ma quanto conta il quadro tecnico in una situazione come quella attuale? In tempi normali, almeno un rimbalzo sarebbe più che attendibile e potremmo addirittura parlare di 'scrollata finale', ma ora entrano in gioco altre variabili in grado di influenzare anche pesantemente l'andamento dei mercati finanziari, per cui potremmo continuare ad assistere a repentini cambiamenti di umore, cosa che favorisce soltanto coloro che effettuano operazioni di brevissima durata (intraday).

Anche se tecnicamente ci troviamo di fronte ad un potenziale importante 'bottom', la situazione rimane quindi delicata. Tutto dipenderà dall'evoluzione degli eventi bellici. Una schiarita dello scenario comporterebbe infatti reazioni positive anche consistenti, mentre il perdurare dell'incertezza e del panico vedrebbe il nostro Mib30 puntare perso l'area 20.100/19.100 dove troveremmo ad attenderlo altri supporti statici. Ma in questo caso, l'indice Comit romperebbe definitivamente la trendline di lungo periodo aprendo una nuova pagina di storia anche per la nostra borsa. Sarebbe la prima volta che quella Fan Line viene ignorata.

E Wally? Beh, paradossalmente ha perso meno delle borse europee perchè chiusa per quattro sedute, mentre in Europa si perdeva per paura... che Wall Street alla riapertura potesse perdere. E quando la borsa USA ha riaperto, evitando tutto sommato il temuto crack, anziché recuperare il terreno perduto, noi abbiamo perso ancora...

Un valido supporto per il Dow Jones Ind. Average è in area 7.500, mentre per il Nasdaq Composite è in area 1.350/1.400.

 

Grazie per l'attenzione

g.r. - 23 settembre 2001

 

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