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Trading systems: maneggiare con cautela!

 
 
di: Antonio Pantalena 
Socio SIAT
(Società Italiana di Analisi Tecnica)
 
 

L'investitore italiano ha imparato, negli ultimi cinque - dieci anni (ma pare che negli ultimi due abbia fatto un corso accelerato), che il mercato azionario può dimostrarsi un valido strumento, alternativo ai tanto amati Titoli di Stato, attraverso il quale far crescere il proprio capitale. Ha scoperto, poi, che se si è bravi, o se si ha fortuna, o se si è ben consigliati, o se si dispone di un mix di tutti questi fattori i rendimenti ottenibili sono di quelli che farebbero ridere il più incallito dei pessimisti. Tale idillio è stato sicuramente favorito dalla rivoluzione di Internet e dall'avvento del Trading-on-line, anzi possiamo dire che essi ne sono stati i catalizzatori. Hanno portato nelle case di tutti noi, come il migliore dei promotori finanziari non avrebbe mai potuto fare, quel mondo che credevamo (giustamente?) popolato da sciacalli e ci hanno detto: "Ricordi quel numerino al quale facevi poco caso durante i Tg? Si chiama indice Mibtel e, quando è colorato di verde, significa che qualcuno sta guadagnando...bene, se fai come dico io quel qualcuno sarai tu! ". Noi: "Wow! Diventerò ricco, diventerò ricco! " riscoprendo lo stereotipo del magnate della finanza e dimenticando, o volendo dimenticare, che dei 100 uomini più ricchi di America solo uno lo è diventato grazie alla borsa e che, in certi periodi, sono più i piedi che saltano da una finestra che quelli che salgono su di una limousine.

L'anno 1999, comunque, è stato generoso e, come lo spacciatore che dà la prima dose gratis, ha fatto registrare rialzi a tappeto, trascinando i mercati sia americani sia europei attraverso l' apparentemente inarrestabile locomotiva della New-economy. Questo computer, diciamocelo, ha vere manie di grandezza: non solo è autore della rivoluzione che stiamo vivendo, ma ne ha voluto essere anche attore protagonista. Recitare, purtroppo però, significa anche nascondere le apparenze; quando, nel Marzo del 2000, è calato il sipario, sono entrati in sala gli addetti alle pulizie per portar via la spazzatura; e questo non ci è piaciuto!

Qualcuno ha sussurrato all'orecchio di uno sfortunato investitore che per non incappare di nuovo in grosse perdite ci vuole equilibrio e disciplina; qualcun altro ha aggiunto che, a tal fine, potrebbe essere utile un trading system...

Un trading system? E che cos'è? Per adesso siamo grossolani: il computer, in base a determinate regole, ci dice quando comprare e quando vendere. Come? Ripeti un po'? Il computer? Ma computer=bene, sempre e comunque (le lezioni sono difficili da imparare, eh?)! Allora se riusciamo a trovare la formula magica e la trasferiamo in un computer saremo ricchi!!! (Come, l'avete già letta questa frase poche righe sopra? Non è colpa mia...l'uomo si entusiasma troppo facilmente). Parte, così, la caccia al sistema perfetto, al sistema vincente, al sistema infallibile. Pare che ci sia chi l' ha trovato questo sistema: sfogliate le riviste specializzate o aprite, a caso, un qualsiasi sito di "consulenza finanziaria"; cercate nelle pagine "Opere Pie", troverete il buon samaritano che, per pochi spiccioli, se confrontati agli immensi guadagni che vi assicura, vi cede i segreti di una sicura fonte di ricchezza (la sua, forse?).

Avrei tanto ancora da dire, avrei voglia di discuterne con voi anziché fare un monologo (e questo forse un giorno sarà possibile, chissà). Credo sia opportuno, invece, che io termini le mie divagazioni e vi spieghi il perché abbia deciso di occupare, con le mie parole, alcune migliaia di byte su di un server. Ebbene, questo sarà il primo di una spero lunga serie di articoli sui trading systems ed il processo che porta alla loro realizzazione. Questi non avranno la presunzione di indicarvi la via al sistema perfetto sia perché non voglio commettere l'errore di predicare bene e razzolare male, sia perché altrimenti non sarei qui a scrivervi ma all'ombra di una palma tropicale con il portatile sulle gambe ed il telefono all'orecchio, facendo operazioni "sicuramente" vincenti tra un tuffo e l'altro!

Vorrei, invece, introdurvi al mondo dei sistemi automatizzati, descrivervi i passi che ritengo fondamentali per la loro costruzione, non quelli necessari allo sviluppo di un top-system (che non so se esiste) ma quelli indispensabili per evitare di trovarsi in mano un flop-system; suggerirvi quali sono le cifre da osservare con attenzione quando leggete un system report e quali trascurare e considerare solo come fumo negli occhi; aiutarvi a costruirvi il vostro di trading system, semplice semmai, ma utilissimo per studiare ed analizzare con occhio un po' più critico il vostro approccio al mercato; ricordarvi, infine, che i sistemi, se ben utilizzati, aiutano ad essere più equilibrati e disciplinati ma che impiegati con incoscienza, delegando la razionalità al computer, possono essere potenti armi di distruzione (di capitali, ovvio!).

a.p. - 21 gennaio 2001

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Si precisa che questa Rubrica, occupandosi esclusivamente di Analisi Tecnica, non terrà conto di 'voci' od altre cose del genere, limitandosi ad analizzare oggettivamente i grafici proposti. Le pagine di questo sito non costituiscono servizio di consulenza finanziaria né sollecitazione al pubblico risparmio. Le indicazioni riportate sono frutto di analisi amatoriali e vengono diffuse come elementi di studio o semplici spunti di riflessione. L'autore ed il Web Master declinano pertanto ogni responsabilità per le eventuali conseguenze negative che dovessero scaturire da un'operatività fondata sull'osservanza delle suddette indicazioni.

 

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