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a cura di Luca Dary

Mercati finanziari e ciclo economico

Il ciclo economico

La tendenza dei mercati finanziari è quella di anticipare l’andamento dell’ economia reale, essendo il loro trend determinato dalle aspettative degli investitori relativamente agli sviluppi del ciclo economico e ai loro effetti sul valore dei singoli assets finanziari. Questo comportamento spiega perché i mercati scendono dai massimi quando l’economia è ancora in espansione e risalgono dai minimi quando il ciclo economico è ancora in una situazione di contrazione.

Alla base di questo meccanismo anticipatore dei mercati finanziari, vi è l’idea secondo cui investimenti e disinvestimenti avvengono secondo una logica marginalista, per cui chi acquista o vende ad un certo prezzo, provvederà ad effettuare l’operazione di senso contrario via via che si saranno realizzate le loro aspettative o disattesi gli sviluppi previsti. In particolare se quest’ultimi saranno meno favorevoli del previsto, il mercato potrà assestarsi con una rapida caduta dei corsi, mentre degli sviluppi più favorevoli provocheranno un rialzo più sostenuto dei valori di mercato.

 



Fig. 1 - Modello ipotetico del ciclo economico

Un ciclo economico, ossia espansione + recessione, può essere rappresentato da una curva sinusoidale attorno alla così detta linea di “equilibrio”, lungo la quale la crescita economica è nulla (fig.1). Può avere una durata tra i 3 ed i 5 anni ed essere influenzato nella lunghezza temporale e nell’intensità sia da fattori endogeni (ad es. una manovra monetaria) che esogeni (ad es. uno shock petrolifero). Ogni volta che la curva passa sopra la linea di equilibrio l'economia entra nella fase di espansione, a sua volta scomponibile in accelerazione, prima del top (o peak), ossia il punto di massimo del ciclo economico, dove i tassi di crescita sono via via più forti, e in rallentamento, dopo il top, dove i tassi di crescita seppure positivi diventano decrescenti. Passata verso il basso la linea di equilibrio, l’economia entra nella fase di recessione. Prima del punto di bottom (o trough), ossia il minimo del ciclo economico, abbiamo la fase di contrazione, in cui i tassi di crescita sono negativi e progressivamente decrescenti, per divenire, dopo aver toccato il fondo, via via crescenti nel corso della ripresa, pur rimanendo negativi.

Luca Dary - 18 gennaio 2003

Index Non Solo ATProssimo argomento: la sequenza 'obbligazioni-azioni-materie prime'.

Bibliografia:

- Pring M.J.,”Analisi tecnica dei mercati finanziari”, capitolo 2, McGraw-Hill, Milano 1995.
- Murphy J.J, ”Analisi tecnica intermarket”, capitoli 6-13 Il Sole 24 Ore, Milano 1991.

 

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