Analisi tecnica on line
 
Articoli | Commento | Grafici | Sotto la lente | Strategie | USA on line | Mercati RT
AT in pillole | Non solo AT | Ospiti | Bibliografia | Software | News | Links | Forum | Home

      
AT in pillole - Approfondimenti
 

<-- (I Trading systems) -->

Operazioni vincenti e perdenti

 
 
di: Antonio Pantalena 

 

Che vi siate affacciati da poco al mondo della finanza o che navighiate da molto tempo nelle sue (piuttosto mosse) acque, sono certo che tutti abbiate incontrato, almeno una volta, l’operatore che afferma di essere (o si spaccia per?) un trader INFALLIBILE. L’errore è un fenomeno che lui considera essere prerogativa del cosiddetto “parco buoi”, al quale, ovviamente, ritiene di non appartenere. Vi avrà probabilmente congedato con un compassionevole “in bocca a lupo”, lasciandovi con due convinzioni:

La prima: siete degli inetti e le prove sono evidenti: VOI perdete, LUI no.

La seconda: il vero TRADER non perde mai.

Be’, posso garantirvi, con un piccolo margine di errore, che avete semplicemente incontrato un bugiardo! Tutti i traders sono soggetti a perdite! (…il margine di errore deriva dal fatto che non escludo che abbiate incontrato un Dio in Terra, ma le probabilità sono piuttosto basse)

Quando andate a guardare, nel system report, la statistica relativa alla percentuale delle operazioni vincenti (ossia quante delle operazioni generate dal sistema si sono chiuse in utile) non aspettatevi o non puntate ad un valore pari al 100%: così facendo andate dritti verso un sistema over fitted, un sistema, cioè, costruito talmente bene per funzionare nel passato che non ha alcuna possibilità di continuare a funzionare in futuro.

Nel mondo reale un sistema soddisfacente può presentare una percentuale di operazioni profittevoli anche inferiore al 50%; questo perché non solo è importante il numero di operazioni in utile ed in perdita ma anche l’entità di tali utili e di tali perdite. Un sistema trend-follower verosimilmente genererà un numero di operazioni profittevoli anche inferiore al 50%, ma, se ben congegnato, sfruttando i rari ma ampli trends, realizzerà utili in grado di coprire le perdite e produrre un utile netto finale. Un counter trend system, invece, essendo i suoi utili medi per operazione (ossia la media aritmetica dei guadagni generati da ogni singola operazione vincente) non di molto superiori alle perdite medie, necessiterà di una percentuale di successo ( (numero operazioni vincenti/totale numero operazioni)*100 ) superiore al 50%.

Un numero utile nell’interpretare la relazione tra percentuale di successo e vincita/perdita media è quello che in alcuni casi troverete sotto il nome di average trade, in altri di expectancy. Si tratta del risultato medio atteso per ogni singola operazione ed è dato da:

 

 

dove average win e average loss sono i valori della vincita e della perdita media generati dal sistema in fase di simulazione e prob. win e prob. loss il numero di operazioni vincenti e perdenti espresso in percentuale sul totale.

Osserviamo i risultati di due sistemi, dalle caratteristiche differenti: il sistema A genera poche operazioni in utile la cui entità, però, è nettamente superiore a quella delle operazioni chiuse in perdita. Il sistema B, al contrario, registra un gran numero di operazioni vincenti ma di piccola entità.

 

 

Notiamo come il diverso rapporto vincita media/perdita media faccia sì che due sistemi, caratterizzati da frequenze di operazioni vincenti completamente opposte, presentino la medesima aspettativa di utile per ogni singola operazione.

Come leggere queste informazioni? Innanzitutto non accetteremo MAI un sistema che presenti un average trade negativo; sarebbe come dire:”OK, accetto di implementare un sistema dal quale mi aspetto in media operazioni in perdita!”. D'altronde un sistema con average trade negativo è anche quello che, alla fine del test, presenta un net profit negativo e, come abbiamo già detto, questi sistemi sono da evitare.

Ritorna, poi, qui un discorso che ormai avrò ripetuto alla nausea: dobbiamo verificare che il sistema risponda alle nostre aspettative. Prendiamo, ad esempio, il sistema A: presenta un’aspettativa di vincita positiva ed una vincita media molto alta. Le operazioni vincenti costituiscono, però, solo il 30% del totale: sarete abbastanza pazienti da sopportare, nel lungo periodo, 7 operazioni sbagliate ogni 10? Vi aspettavate una così bassa percentuale di successo in fase di ideazione? Nel caso in cui la risposta sia negativa, be’ vi consiglio di stare attenti: innanzitutto, non essendo il sistema rispondente alle vostre aspettative ed al vostro stile di trading potreste trovarvi nell’incapacità, in fase di implementazione, di seguire a fondo un trading system che vi impone un’operatività troppo lontana dalla vostra natura. Se siete il tipo di persone che vuole utili che siano “pochi maledetti e subito” allora il sistema A non fa per voi; meglio un sistema “veloce”, che generi piccoli utili se confrontati con le perdite (un basso rapporto utile medio/perdita media, anche inferiore a 2). Se volete invece cavalcare le grosse (e rare) onde dei trends, allora potete accettare anche che il numero di operazioni in perdita sia superiore a quelle in utile ma sapendo che quando prenderete l’onda giusta il movimento sarà di quelli da ricordare: insomma, il rapporto tra utile medio e perdita media dovrà senz’altro essere superiore a 2. Nel nostro esempio, infatti, il sistema B presenta un rapporto pari a 1.5 mentre tale valore per il sistema A è pari a 5.25.

Come si vede i due sistemi sembrano entrambi profittevoli ma presuppongono due approcci al trading completamente diversi; nessuno è superiore all’altro, hanno aspetti diversi che comportano vantaggi e svantaggi diversi, sta a noi scegliere quello che meglio si addice alle nostre caratteristiche. In tale scelta spero vi possa essere stato di aiuto questo mio intervento, così come spero lo possano essere i successivi.

A presto!

a.p. 01 luglio 2001

< - >

 

 

AVVISO IMPORTANTE
Si precisa che questa Rubrica, occupandosi esclusivamente di Analisi Tecnica, non terrà conto di 'voci' od altre cose del genere, limitandosi ad analizzare oggettivamente i grafici proposti. Le pagine di questo sito non costituiscono servizio di consulenza finanziaria né sollecitazione al pubblico risparmio. Le indicazioni riportate sono frutto di analisi amatoriali e vengono diffuse come elementi di studio o semplici spunti di riflessione. L'autore ed il Web Master declinano pertanto ogni responsabilità per le eventuali conseguenze negative che dovessero scaturire da un'operatività fondata sull'osservanza delle suddette indicazioni.

 

Leggi il Guestbook di Antonio Pantalena

Firma il Guestbook di Antonio Pantalena

Click Here!