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AT in pillole: introduzione all'Analisi Tecnica
 

 

Figure di inversione

(Reversal Patterns)
di: Salvatore Guarino

Nel primo capitolo del corso ci siamo occupati della teoria di Dow e dei concetti relativi ai trends, supporti, resistenze, mentre nel secondo capitolo abbiamo analizzato i prezzi in forma grafica, soffermandoci sui vari tipi di grafici utilizzati e sulle loro caratteristiche. In questo capitolo tratteremo alcune figure che si formano graficamente sul chart e che troviamo in diverse aree ed altezze del trend in atto. Ci occuperemo cioè, delle cosiddette figure di inversione, quelle che implicano normalmente un'importante inversione del major trend.

Da un punto di vista tecnico le fasi di passaggio da una tendenza ad un'altra vengono segnalate da figure formate dal movimento dei prezzi, il cui completamento sancisce l'avvenuta inversione, spesso di primaria importanza. Le figure di continuazione, di cui ci occuperemo nel prossimo capitolo, rappresentano, invece, una semplice pausa nella tendenza in atto, un'occasione per correggere situazioni di eccesso di breve periodo (ipercomprato/ipervenduto).

Normalmente nelle "figure di inversione" sono comprese:

Testa e Spalle (head & shoulders)
Doppio massimo e doppio minimo
Triplo massimo e triplo minimo
Top e Bottom arrotondati
Spikes o formazioni a "V"

 

 

Elementi comuni alle formazioni di inversione

Tutte le figure di inversione hanno alcuni elementi e tratti comuni che le caratterizzano e che possiamo brevemente così riassumere:

la presenza di un trend primario. Come abbiamo già riferito nel capitolo delle candlestick giapponesi, una figura di inversione deve avere qualcosa da invertire, cioè deve apparire al top o al bottom di un trend. Ovviamente una figura di inversione rialzista non ha senso se si forma al top di un trend al rialzo e così pure di una formazione ribassista, in fondo ad un trend già negativo. Essa non avrebbe nulla da invertire, al massimo potrebbe dar maggior valenza alla tendenza in atto. La comparsa di tali figure, nell'inversione di un trend, permette anche di stabilire a priori l'obiettivo teorico di prezzo minimo. La reale inversione però, sarà conseguenza di molti altri fattori, tra cui l'estensione del movimento precedente.Queste figure si formano in prossimità di livelli di massimo di un movimento al rialzo, oppure in corrispondenza di valori di minimo: nel primo caso le aree interessate sono definite 'zone di distribuzione', nel secondo 'zone di accumulo'.

perforazione o superamento di Supporti/Resistenze  Un'inversione di tendenza è segnalata nel grafico anche da molti altri elementi. Riferendoci al più semplice possiamo affermare che sicuramente una trendline importante sarà perforata o superata magari in anticipo o nel corso di tale movimento. Potrebbe trattarsi di un supporto/resistenza statica o di una trendline che funge da supporto/resistenza dinamica, ma sicuramente altri elementi importanti saranno coinvolti al completamento della figura d'inversione .

dimensioni ed estensione della figura  Una figura può essere più o meno estesa, in funzione del numero di sedute di borsa che occorrono per costruirla e più o meno alta sul grafico per le escursioni dei prezzi, diretta conseguenza della maggiore volatilità del titolo sui mercati. La regola classica vuole che: "quando più è estesa ed alta è la figura in formazione, tanto più sarà esteso e violento il movimento successivo di inversione".

diversa volatilità nei tops e bottoms  La formazione dei tops è generalmente molto veloce e più volatile rispetto ai bottoms. Il tempo impiegato nei tops è decisamente breve, con una volatilità improvvisa e maggiore soprattutto nella fase di completamento della figura. I prezzi sono più veloci a scendere che a salire ed il rischio per l'operatore è compensato dalle ottime possibilità di guadagno. Operare nei bottoms invece è più tranquillo, si sfruttano i piccoli movimenti di un bear market con volatilità e guadagni inferiori, potendo seguire le figure di inversione con maggior calma operativa.

volumi   I volumi sono essenziali nell'individuazione e conferma delle figure di inversione. In particolare, l'aumento dei volumi è presente in tutte le fasi di completamento delle figure rialziste e ribassiste. Vedremo che nelle figure ribassiste i tops vengono realizzati con minor convinzione dal mercato (volumi bassi) per esplodere quando l'opinione di fine trend diviene "comune" e la figura si completa.
Anche nella fasi di bottom i volumi forniscono l'esatta misura della rottura al rialzo. E sono ancora i volumi a metterci in guardia dal falso completamento della figura che potrebbe rivelarsi una trappola ed indurre l'operatore a posizionamenti errati.

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Bibliografia: Financial Advisor
D Zein: Patterns Analysis
Zweigh M.: Winning on WallStreet 1990 Warner-Books- New York
Stewart - How Charts can make you money -Cambridge
Murphy -Technical Analisis of the futures Markets - Hoepli
Di Lorenzo - Guadagnare in borsa con l'AT -Ilsole24ore
S.Guarino -Introduzione all'Analisi Tecnica - Università Popolare Napoli Nord
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