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I Software per l'Analisi Tecnica

II parte - Fase operativa

di Giuseppe Ruggiero Invia messaggio a Giuseppe Ruggiero

 

- Fase operativa

Dopo tanto affanno alla ricerca delle soluzioni a noi più congeniali, il nostro software è stato finalmente installato con successo e possiamo quindi passare alla fase operativa.

Soprattutto se destinato ad essere utilizzato anche da terzi, un grafico deve necessariamente trasmettere delle informazioni facilmente decifrabili da chiunque sia in grado di interpretarne la chiave di lettura. Ecco quindi la necessità di specificare il tipo di compressione temporale adottato (time frame), il nome dei vari indicatori con i relativi periodi di osservazione, ecc… Potremmo paragonare un grafico ad uno spartito musicale, il cui linguaggio è universale ma che, per poter essere decifrato da tutti, deve necessariamente recare alcune informazioni indispensabili, come il tempo, la chiave, i segni di espressione e così via…

Prepariamoci dunque a ‘comporre’ i nostri grafici sapendo di dover comunicare informazioni chiare e complete.

- Lavorare con i modelli

La vastissima gamma di opzioni offerte dai vari software presenti sul mercato a volte può diventare addirittura un problema, rendendo più ardua la scelta dei vari indicatori con conseguente incremento del tempo necessario per la creazione dei grafici. Per fortuna, però, quasi tutti i software offrono la possibilità di creare dei modelli personalizzati (layouts o templates) che, all’occorrenza, possono essere utilizzati dall’utente per formattare in modo rapido ed uniforme l’aspetto delle immagini generate.

Ma vediamo più dettagliatamente come questi strumenti possano realmente semplificarci il lavoro.


- I layouts

Il layout può essere definito un singolo file che, alla sua apertura, richiama le informazioni relative ad una serie di grafici, disponendoli sullo schermo in piccole finestre così come essi erano stati precedentemente salvati.

Potremmo ad esempio visualizzare un titolo azionario unitamente al settore a cui esso appartiene, l’indice azionario del paese di riferimento ed un future, organizzando il tutto in finestre ed ottimizzandone la distribuzione sullo schermo. Una volta salvato il lavoro come layout, la formattazione verrà mantenuta ad ogni futuro utilizzo.


- I templates

I templates sono dei files contenenti le informazioni relative alla formattazione di un grafico o un layout, ma non quelle relative al nome del grafico base. Quest’ultima caratteristica, apparentemente negativa, li rende invece estremamente flessibili in quanto adattabili a qualsiasi serie storica. Potremmo quindi definirli dei modelli applicabili ai vari grafici per uniformarne l’aspetto e semplificarne la consultazione, con grande beneficio in termini di tempo.


- Qualche esempio

Proviamo allora a fare qualche esempio pratico, immaginando di usare il Metastock EOD (ver. 7.xx o 8.0), con l’obiettivo di analizzare i grafici dei titoli del Paniere Mib30, rapportandoli al settore di appartenenza. Ecco i passi da compiere:

1 - Innanzitutto, creeremo un grafico contenente sia la serie storica del titolo (scala semi-log. weekly a destra) che quella del relativo settore (scala semi-log weekly a sinistra), avendo cura di iniziare la visualizzazione da una data significativa. Prendiamo, ad esempio, TIM e plottiamo, in sovrapposizione, il settore TLC (Comit) a partire dal 9-ott-1998, con opzione ‘Insert -> Security’, indicando la scala di sinistra per il settore e quella di destra per il titolo e scegliendo lo stile ed i colori preferiti.

2 - Con la funzione ‘Insert -> Indicator’ selezioniamo ‘Relative Strength Comparative’ ed inseriamolo in una nuova finestra. A questo indicatore potremmo poi aggiungere, in sovrapposizione, una media mobile a 55 periodi.

3 - Ripuliamo le finestre da ogni altro eventuale elemento indesiderato, inseriamo le griglie principali cliccando sulle relative scale (opzione ‘Grid’) e salviamo il tutto con l’opzione ‘File -> Save as -> Template’ assegnando al file il nome desiderato (ad esempio ‘File name = TLC).

 

Il risultato dovrebbe essere più o meno il seguente:

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Grafico del titolo TIM con Relative Strength. Comparative Index


Per applicare lo stesso template ad un altro grafico dello stesso settore, basterà aprire il grafico desiderato, cliccare con il pulsante destro del mouse ed utilizzare l’opzione ‘Apply template’ dal menù a tendina, selezionando il nome precedentemente attribuito al modello.

Una volta compreso il meccanismo, potremo costruire modelli per evidenziare particolari caratteristiche o situazioni del mercato. Costruiremo, ad esempio, un template per gli indicatori di momentum, uno per gli studi sui volumi, un altro per la direzionalità, ecc …


Giuseppe Ruggiero

I parte - Requisiti essenziali
III parte - Banca dati e conclusioni

© Copyright 2003 Giuseppe Ruggiero - Riproduzione vietata, tutti i diritti riservati.



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